Antenne, antenne, antenne!

Stamattina altro giro di prove, questa volta in macchina. Con una nuova antenna ho potuto ottenere risultati migliori rispetto all’altro giorno (250m con degli alberi frapposti senza problemi) e in più ho giocherellato con VNC. Ho provato ad usare un desktop remoto attraverso un hop di rete mesh, riuscendoci abbastanza bene.
Il problema maggiore è stato il server VNC (TightVNC su Windows) che era un po’ rapido a far cadere la connessione al primo accenno di problemi, però bastava ricollegarsi per ottenere un servizio decentemente fluido a 640×480 e 32bit di colore. Per l’applicazione della mia tesi la risoluzione ed i colori dovrebbero essere inferiori, quindi sono abbastanza tranquillo che il sistema (se c’è abbastanza copertura radio!) possa funzionare.

Una di quelle giornate…

Oggi non ha funzionato nulla. Ma veramente niente. Anzi per la maggior parte del tempo le cose sono funzionate un po’, ma non abbastanza. L’idea è di fare un collegamento tra un nodo sul tetto ed uno due piani più sotto. Farlo wireless è risultato impossibile, con le apparecchiature che vogliamo usare quello sotto vede quello sopra, ma non viceversa. Abbiamo provato con quasi tutte le combinazioni di antenne e cavi possibili (e domani ne proviamo altre!), ma non c’è stato niente da fare.
A coronamento della giornata, verso le 18.30 abbiamo deciso di tirare un cavo Ethernet dal tetto, il cavo l’abbiamo fatto, ma è venuto male, o meglio: il tester dice che i fili sono tutti collegati giusti, ma il portatile dice ‘no link’, e gli switch lampeggiano, come se volessero indicare un problema. Ma quale ?
Vabbè, come si suol dire: “Domani è un altro giorno…”

Altro wardriving

Ieri pomeriggio, in mezzo ai miraggi e alle onde di calore che si sprigionavano dall’asfalto, si potevano osservare due tizi che camminavano con fare intento per la strada, uno con un portatile aperto tra le braccia e l’altro con un’antenna in una mano e un cavetto nell’altra. Entrambi guardavano alternativamente lo schermo del portatile (completamente illeggibile a causa del sole) e una piccola sporgenza sul tetto di un palazzo, sei piani più in alto, come se potessero vedere le onde elettromagnetiche.

Ecco qualche dato utile: per cominciare, se ancora c’erano dei dubbi, le piccole antenne integrate nelle schede PCMCIA fanno abbastanza pena e sono adatte solo a distanze sotto i 50m. Ma non appena si entra nel magico mondo delle antenne esterne, si può facilmente quadruplicare quella distanza.
Su collegamenti punto a punto con il WiFi si possono fare anche dei chilometri, ma qui sto parlando di un access point che irradia a 360° con una potenza di 84mW (ben al di sotto dei 100mW di legge in Italia).

Altra informazione utile è che al di sopra dei 120-150m la copertura arborea della strada ha fatto cadere la connessione, che però si è subito ripresa a livelli accettabili a 200m, dove non c’erano più alberi nella linea d’aria tra noi e l’antenna sul tetto. Infine abbiamo osservato che le informazioni fornite da /proc/net/wireless su Linux sono in ritardo di circa 20 secondi rispetto alla realtà perché, probabilmente, il driver fa una qualche media sui dati che riceve dalla
scheda.

I prossimi passi sono: provare ancora un’altra antenna, misurare l’ampiezza di banda (netperf?) e provare un multihop un po’ più complesso.

Ricerca del disperso

Stamattina mi hanno chiamato per andare a fare la ricerca di un ragazzo che è scomparso tre giorni fa in zona Borgoratti/S. Desiderio. Siamo andati in due della nostra squadra per unirci agli altri volontari, ai vigili del fuoco, ai carabinieri ed alle guardie forestali. Come al solito tutti i volontari erano senza equipaggiamento adatto ad inerpicarsi su e giù per dei monti, al di fuori dei sentieri, tra le fasce dei contadini abbandonate e ricoperte dai rovi.

Mi sono pure portato dietro il portatile con il GPS, ma alla fine è servito soltanto a fare peso nello zaino, avevo lasciato a casa il cd con le mappe…
Verso le 17 abbiamo finito e siamo tornati al punto d’incontro da dove ce ne siamo tornati a casa, del ragazzo scomparso nessuna traccia.

L’impressione che mi sono fatto finito il servizio è che con un po’ più di attrezzatura (scarponi, tute antistrappo, caschi, corde) avremmo potuto cercare anziché limitarci a dare un’occhiata cercando di non finire noi dispersi giù per qualche dirupo.

Wardriving

Ieri pomeriggio siamo montati in macchina facendo il giro dell’isolato dotati di portatile, access point, inverter, ciabatta e antenna Cisco bianca lunga un metro e mezzo tenuta a mano fuori dal finestrino.
Avremmo dovuto vedere i dati trasmessi dall’antenna sul tetto, ma dopo due giri e un cambio di antenna senza ricevere neanche un bit, siamo andati direttamente sul tetto scoprendo che la portata era di circa 30 centimetri. Forse c’è un problema sulla potenza di trasmissione della nuova scheda PCMCIA della Senao o qualche dispersione di troppo lungo il cavo che arriva fino al tetto. Martedì cercherò di capire.
In compenso abbiamo scoperto quante reti ci sono in quella zona: vi consiglio il parcheggio dell’IKEA, se volete avere una visione quasi completa (ero troppo occupato a guidare con il portatile sulle gambe per vedere se erano in chiaro e quanto traffico ci passava, però ne ho viste almeno tre).

Router hackerabile

Oggi pomeriggio è arrivato il router wireless Linksys WRT54g, l’abbiamo pagato 72 € IVA inclusa ed è a tutti gli effetti un mini PC con Linux, scheda WiFi e scheda Ethernet. È possibile cambiargli il firmware con uno che comprende un sistema di pacchetti alla apt, creato dai tizi di Freifunk (il resto del sito è in tedesco).
Appena aperta la scatola, l’abbiamo subito smontato per vedere come è fatta la scheda interna, nelle nostre mani la garanzia non è durata 5 minuti. Poi abbiamo riscritto il firmware con OpenWRT.
Ora ho una rete OLSR di 3 nodi, il linksys, il mio portatile e un blue box che mi hanno dato per i test.

Galleria fotografica 2

Ho aggiornato la galleria fotografica con tutte le foto che valeva la pena pubblicare, ho aggiunto e tolto parecchia roba, quindi ci saranno sicuramente degli errori, segnalatemeli! Tutte le foto che ho mantenuto le ho ripassate allo scanner per essere sicuro sulla qualità e sulle dimensioni. Anche le date dei copyright ora sono giuste.
Insomma, un lavoraccio, ma dovrebbe essere per il meglio.

Qualunque commento è benvenuto.

Penultimo esame!

Sul fronte tesi ho dovuto fare una pausa per dare un esame, ora ne manca uno solo che conto di dare verso giugno.
Negli ultimi giorni prima di iniziare a studiare, ho cercato delle schede wireless PCMCIA con due connettori per le antenne, ben supportate da Linux e in grado di funzionare in modalità Access Point. Il risultato della ricerca è che solo i driver hostap possono fare da AP e le uniche schede supportate da quel driver sono quelle basate su chipset Prism. Alla fine ci siamo diretti verso delle schede della Senao, trovate tramite il sito di SeattleWireless che dovrebbero avere tutto quello che ci serve. Ne abbiamo ordinata una come campione, appena arriva la proviamo.
La modalità AP ci serve per due motivi, come rete di sicurezza nel caso il routing dinamico non abbia prestazioni sufficienti e come come esperimenti per vedere se è possibile usare dei mini pc linux come access point invece di hardware apposito, più costoso e delicato.

Galleria fotografica

Ho appena finito di fare l’upload la nuova galleria fotografica, l’ho scritta in questi ultimi giorni, dopo essermi stufato di quella vecchia. Ho speso parecchio tempo a costruire un buon formato sul disco per l’organizzazione delle foto e alla fine sono arrivato ad una doppia struttura. Le foto sono organizzate in directory per anno e mese, così se decido di cambiare la grafica o la categoria non perdo i bookmark e i motori di ricerca. L’organizzazione sta in un albero di directory separato, con una serie di file di testo che elencano le fotografie appartenenti a ciascuna suddivisione.

Ho usato solo XHTML e CSS, ma non ho ancora verificato se valida sul sito del w3c. Devo anche rifare tutte le thumbnail, in modo che abbiano le stesse dimensioni.

Ricerca in letteratura di protocolli per reti mesh senza fili

Protocolli con implementazione open source per 802.11

  • AODV
    • AODV: Informazioni generali e link a materiale specifico, c’è anche un elenco delle implementazioni
    • AODV-UU: Implementazione dell’Uppsala University
    • www.tml.hut.fi/~ajtuomin/manet/aodv/: Implementazione solo IPv6 (HUT AODV for IPv6) broken link
    • AODV Kernel:
      Implementazione del NIST
  • OLSR
  • Monarch DSR: implementazione Dynamic Source Routing, ultimo aggiornamento del 2000
  • UC Boulder DSR: implementazione università del Colorado, vedi anche link successivo
  • The Grid: rooftop system al MIT, basato su DSR
  • Ad-hoc Support Library: libreria per lo sviluppo di algoritmi routing dinamico
  • ZRP: implementazione Zoned Routing Protocol
  • MMRP for Linux: implementazione Linux di un algoritmo proattivo
  • MMRP for Windows: come sopra, ma per windows era un progetto chiamato ipmesh su sourceforge, che non esiste più
  • LUNAR: algoritmo e implementazione, adatto a reti di piccole dimensioni
  • Champaign-Urbana Community Wireless Network: rete cittadina basata su un protocollo sviluppato appositamente
  • Locust World: usa NIST AODV su 802.11, bluetooth e ethernet, sono disponibili delle ISO da scaricare, vendono anche hardware predisposto

Studi teorici, documentazione accademica e non

  • picoNet: Tesi di laurea su un algoritmo DSR
  • DAWN: Progetto di ricerca della DARPA per reti dense ed asimmetriche il sito web non esiste più
  • IRTF RRG: IETF Internet draft su vari aspetti delle reti wireless ad hoc
  • Mobile Agents: Studio tecnico e simulazioni
  • tf2_beyer.pdf: presentazione su reti mesh per uso cittadino il file è citato anche da parecchi articoli accademici, ma non è più disponibile
  • Random Trip mobility model: modello teorico per lo studio dei movimenti in una rete ad hoc
  • TBRPF: Topology Broadcast Reverse-Path Forwarding
  • WINGS: accesso a Internet multihop, elenco documentazione e link, sembra non aggiornato da tempo

Soluzioni Commerciali su 802.11

  • Green Packet: per windows XP, rete mesh per piccole comunità
  • Kiyon: hardware per costruire reti mesh fornendo un accesso con 802.11 (sembra solo per sistemi fissi)
  • MobileRoute: scarse informazioni tecniche
  • RoamAD: hardware per costruire reti mesh, scarse informazioni tecniche (anche sistemi mobili)
  • Strix Systems: hardware per costruire reti mesh (sembra solo per sistemi fissi)
  • Tropos Networks: hardware per costruire reti mesh (sembra solo per sistemi fissi)
  • MeshDynamics: usato dall’aeronautica militare USA, sembrano degli access point con gli steroidi
  • PacketHop: scarse informazioni tecniche, usato nella zona del Golden Gate, San Francisco per i servizi di emergenza

Soluzioni commerciali non 802.11 o con scarse informazioni tecniche

  • NovaRoam: Usa TORA e AODV per reti con nodi mobili
  • BelAir: offriva una tecnologia brevettata, sembra scarsamente mobile, ora sembra essere stata acquisita da Ericsson
  • Dust Networks: reti di sensori, piccoli dispositivi alimentati a batteria da installare su sensori il sito web non esiste più
  • Firetide: poche informazioni tecniche
  • Mesh Networks: Motorola, tecnologie varie
  • Millenial Net: reti di sensori
  • OrderOne Networks: reti enormi, nell’ordine di 10.000+ nodi, algoritmi brevettati
  • Richochet: software Windows e Mac OS X, vendono i loro modem, poche informazioni tecniche

Nota: la dicitura “poche/scarse informazioni tecniche” significa che una ricerca veloce, ma abbastanza completa nel sito non dato risultati su quali algoritmi di routing dinamico vengano usati in quella particolare implementazione.